IL PROFUMO IN FESTA è un evento straordinario che abbraccia tutta Parma, offrendo attività olfattive e sensoriali per grandi e piccoli. Ma anche un invito a scoprire – o visitare nuovamente – alcuni dei luoghi iconici della città che hanno segnato la storia.

MUSEO GLAUCO LOMBARDI

Il museo nacque dall’idea e dalla volontà di Glauco Lombardi (1881-1970) che dedicò la sua intera esistenza al recupero, allo studio e alla conservazione di quanto rimaneva sul mercato antiquario o nelle collezioni private dell’enorme patrimonio artistico e storico di Parma nei secoli XVIII e XIX, con particolare riguardo ai periodi borbonici (1748-1802, 1847-1859) di Maria Luisa d’Asburgo-Lorena, imperatrice di Francia come seconda moglie di Napoleone Bonaparte e duchessa di Parma Piacenza e Guastalla (1816-1847) dove assunse il nome di Maria Luigia.

Fra le vestigia conservate al Museo spiccano le testimonianze sia del periodo imperiale di Maria Luigia – ritratti, cristalli e ceramiche, la maestosa corbeille nuziale donata da Napoleone alla giovane moglie nel 1810, progettata dal celebre couturier parigino Louis Hippolyte LeRoy – che del suo trentennio di ducato a Parma, tra cui si alternano ritratti e oggetti riferibili all’ambito pubblico e privato (gioielli, acquerelli, lavori a uncinetto, ricami, diari, vestiti di gala, strumenti musicali).

Di rilievo anche le opere di diversi artisti italiani e francesi attivi alla corte di Parma tra il XVIII e XIX secolo, espressione della prestigiosa Accademia di Parma fondata dai Borbone; tra i tanti, si segnalano in particolare Ennemond Alexandre Petitot, Benigno Bossi, Giuseppe Naudin e Paolo Toschi.

PALAZZO MARCHI
Palazzo Marchi è uno splendido edificio settecentesco oggi visitabile. Alzate lo sguardo e osservate i soffitti decorati in stucco da Giocondo Albertolli che vedono rappresentati fiori e foglie in modo così realistico e allo stesso tempo poetico che verrebbe da allungare il braccio per sfiorarli, e il naso per annusarli.

PINACOTECA STUARD
La pinacoteca Stuard, a ingresso gratuito, conserva opere d’arte e oggetti dall’antichità fino al Novecento, molti dei quali permettono di ripercorrere la storia di Parma. A chiudere il percorso è il dipinto Fior di Loto di Amedeo Bocchi: un grande ritratto di donna che, oltre a colpire per la sua bellezza eterea, accompagna in uno dei luoghi più magici della città: l’orto botanico. Infatti, la protagonista è seduta su un vascone di pietra pieno di grandi foglie di loto e solo osservando il quadro sembra di sentire sulla pelle l’umidità che sale dalla vasca, respirando il profumo acquatico e verde del parco.

LUNGOPARMA
Il Lungoparma è il lungo viale che costeggia il torrente: merita una passeggiata osservando le case colorate “di là dall’acqua” e respirando il profumo intenso ed estivo dei tigli che lo costeggiano.

TEATRO FARNESE
Il seicentesco teatro Farnese, all’interno del Palazzo della Pilotta, con il suo caratteristico odore di legno, materiale con cui è interamente costruito, è una tappa imperdibile.

PARCO DUCALE
Non vi perderete di certo un giro al Parco Ducale che custodisce la memoria e la bellezza, appunto, ducale della città. Passeggiando lungo il viale alberato che porta al laghetto, sulla sinistra troverete il chiosco, dove fermarvi per una merenda o un caffè. Nel 1913, il giardino aveva ospitato una grande esposizione per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Verdi e proprio dove ora c’è il bar, si trovava il chiosco della ditta OPSO, Officina Parmense Sostanze Odorose. Nata alla fine dell’Ottocento, questa azienda ha lanciato fragranze tra cui Violetta Duchessa di Parma, creata in onore di Maria Luigia e ancora oggi in commercio grazie a Officina Parfum, e l’Acqua di Parma, la prima colonia italiana. Sul catalogo della Collezione d’Arte di Fondazione Cariparma potete vedere la cartolina con il chiosco di OPSO, allestito con flaconi e prodotti di profumeria.

PASTICCERIA TORINO
La violetta di Parma è il fiore identificativo della città, grazie soprattutto alla duchessa Maria Luigia: la Pasticceria Torino, antica e famosa pasticceria in centro storico, propone le violette candite, un tributo goloso al fiore più amato.

ENOTECA TABARRO
“The happy country where huge cheese grow” dice una citazione di Thomas Gray incisa su una targa in scagliola carpigiana ben visibile di fianco all’ingresso dell’Enoteca Tabarro. Fa parte della mostra itinerante permanente dell’artista Ettore Favini intitolata “Nouvelles Flaneries” che, attraverso 18 targhe con altrettante dediche a Parma, tutte affisse su facciate di palazzi del centro storico, racconta la città attraverso grandi pensatori e viaggiatori del passato. Quella posizionata in via Farini rimanda al Medioevo: proprio qui, infatti, c’era il mercato dove si vendeva già quel formaggio che, anche olfattivamente, a Parma conosciamo molto bene: il Parmigiano Reggiano.

PROFUMERIA PARMA COLOR VIOLA
Insegna storica della città

MUSEO DEL CULATELLO
Non a Parma ma a Polesine Parmense nel cuore della bassa, terra di Po, presso l’Antica Corte Pallavicina c’è il Museo del Culatello: un antro dove ripercorrere la storia della tradizione e della produzione di questo prestigioso insaccato e dove respirare l’odore intenso e inconfondibile della stagionatura dei culatelli.

FONDAZIONE MAGNANI ROCCA
Sapete che Bruno Munari, il grande designer e artista del Novecento, aveva creato un profumo alla vaniglia? Nel 1954 ha infatti vinto il Compasso d’Oro grazie alla Scimmietta Zizì, creata per Pirelli con l’obiettivo di studiare nuovi utilizzi della gommapiuma. Per rendere il giocattolo più piacevole per i bambini, aveva pensato di profumare la pelle della scimmietta con una fragranza alla vaniglia creata da lui ad hoc. Fino al 30 giugno si può visitare la mostra Bruno Munari TUTTO, alla Fondazione Magnani Rocca (Mamiano di Traversetolo) e vedere in esposizione anche la Scimmietta Zizì.

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